Bulova: A History of Firsts raccoglie, nelle sue 176 pagine, la storia della più importante azienda orologiaia americana. L'opera, in lingua inglese, è una sorta di diario di bordo in cui sono descritti gli eventi più importanti dell'industria fondata dall'immigrato boemo Joseph Bulova nel 1875.
Il fortissimo legame, che si stabilì tra il popolo americano e l'orologio creato da Bulova, è figlio di un'attentissima strategia di marketing che puntò prima di tutto sui nuovi mezzi di comunicazione. Bulova, infatti, produsse la prima pubblicità radiofonica al mondo nel 1926 e la prima pubblicità televisiva nel 1941.
Tra queste due trasmissioni storiche, vi è un altro evento che riuscì a rubare l'attenzione del pubblico, ossia la prima attraversata atlantica in solitaria compiuta nel 1927 dall'avviatore statunitense Charles A. Lindbergh. L'attraversata atlantica era già stata compiuta dai britannici Sir John William Alcock, capitano della Royal Air Force, e Arthur Whitten Brown, tenente della Royal Air Force, i quali decollarono, nel giugno 1919, dalla città canadese Saint John's e raggiunsero Clifden, piccolo centro nella costa occidentale dell'Irlanda.
Charles A. Lindbergh partì, a bordo del suo monoplano leggero "Spirit of Saint Louis", dall'aeroporto Roosevelt Field, a Long Island (NY), alle 7.52 del 20 maggio, e atterrò al Champs de Le Bourget, nei pressi di Parigi, alle 22.00 del 21 maggio, ossia dopo 33 ore e 32 minuti esatti. "Lone Eagle", come venne ribattezzato dalla stampa Lindbergh, ottenne la Distinguished Flying Cross dal presidente americano Calvin Coolidge, la Legion d'Onore dal governo francese e dalla Bulova una delle sue produzioni e 1000 dollari di premio.
Il 17 giugno del 1927, la Bulova registrò il marchio "Lone Eagle" per un modello commemoratico in onore di Charles A. Lindbergh.
Nell'ottobre del 1960 vengono venduti i primi modelli "Accutron", in cui viene utilizzato, come elemento di indicazione del tempo, un diapason a 360 Hz, anziché un bilanciere. Grazie a Max Hetzel, suo inventore, la Bulova dette origine al primo orologio elettronico, essendo alimentato da un oscillatore a transistor, e al precursore dei moderni orologi al quarzo, in cui il cristallo viene opportunamente tagliato per comportarsi come un diapason.
Tutti gli astronauti dell'Apollo 15 erano dotati di un Omega Speedmaster, rilasciati dalla nasa e proprietà del governo, ma un Bulova riuscì casualmente a sfilare sulla superfice lunare. Durante la seconda escursione sulla superficie lunare, l'Omega di David Scott si danneggia, costringendo l'astronauta di San Antonio a indossare il suo Bulova Chronograph Model #88510/01, che diviene l'unico orologio non governatico ad aver camminato sulla luna, acquisendo un valore superiore al milione di dollari.
Il viaggio di Bulova: A History of Firsts prosegue fino ai giorni nostri, accompagnado l'evoluzione di uno degli orologi più amati dagli appassionati.
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