giovedì 22 marzo 2018

Maker's Mark







 Il Maker's Mark nasce grazie all'acquisizione, da parte di  T. William Samuels, della distilleria "Burks Distilery" di Loretto, Kentucky, ritenuta la più antica distilleria registrata negli Usa. Essa risale infatti al 1805.
 Vari elementi differenziano il Maker's Mark dalla maggior parte dei bourbon prodotti oggi. Una delle sue caratteristiche è l'assenza di segale nel mosto, mentre risultano presenti orzo e grano rosso invernale, al fine di ridurre il bruciore al palato. La gradazione alcolica è bassa, 45% vol., rispetto al bourbon tradizionale, al fine di preservare nel tempo il suo sapore caratteristico. Questo sapore, oltre che alla ricetta originale di T. William Samuels, deriva dalla procedura di stagionatura che rispetta la variazione dell'esposizione termica dei barili. Viene infatti tutelata una tradizione ormai abbandonata nella produzione di bourbon, ossia lo spostamento periodico dei barili dai piani bassi a quelli alti, e viceversa, dei locali di stagionatura. La variazione di temperatura induce alterazioni strutturali a carico del legno dei barili, inducendo quindi un'interazione attiva tra il legno e il prodotto sottoposto all'invecchiamento. Per quanto riguarda l'invecchiamento, esso non avviene in tempi standardizzati ma, così come nel Jack Daniel's, in base alla valutazione dei distillatori. In genere risulta compreso tra i 5 e i 6 anni e mezzo. Il prodotto finito viene imbottigliato in una bottiglia dall'inconfondibile forma quasi cubica, sigillata con ceralacca rossa.





 Il Maker's Mark si presenta con un colore ambra scuro. L'aroma è ricco e fruttato con note di caramello, miele e rovere tostato. Il corpo risulta medio. Libera un sapore di caramello e vaniglia che evolve con un retrogusto di note speziate e rovere.




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