Il Maker's Mark
nasce grazie all'acquisizione, da parte di T. William Samuels, della
distilleria "Burks Distilery" di Loretto, Kentucky, ritenuta la più
antica distilleria registrata negli Usa. Essa risale infatti al 1805.
Vari elementi differenziano il Maker's Mark
dalla maggior parte dei bourbon prodotti oggi. Una delle sue
caratteristiche è l'assenza di segale nel mosto, mentre risultano
presenti orzo e grano rosso invernale, al fine di ridurre il bruciore al
palato. La gradazione alcolica è bassa, 45% vol., rispetto al bourbon
tradizionale, al fine di preservare nel tempo il suo sapore
caratteristico. Questo sapore, oltre che alla ricetta originale di T.
William Samuels, deriva dalla procedura di stagionatura che rispetta la
variazione dell'esposizione termica dei barili. Viene infatti tutelata
una tradizione ormai abbandonata nella produzione di bourbon, ossia lo
spostamento periodico dei barili dai piani bassi a quelli alti, e
viceversa, dei locali di stagionatura. La variazione di temperatura
induce alterazioni strutturali a carico del legno dei barili, inducendo
quindi un'interazione attiva tra il legno e il prodotto sottoposto
all'invecchiamento. Per quanto riguarda l'invecchiamento, esso non
avviene in tempi standardizzati ma, così come nel Jack Daniel's,
in base alla valutazione dei distillatori. In genere risulta compreso
tra i 5 e i 6 anni e mezzo. Il prodotto finito viene imbottigliato in
una bottiglia dall'inconfondibile forma quasi cubica, sigillata con
ceralacca rossa.
Il Maker's Mark
si presenta con un colore ambra scuro. L'aroma è ricco e fruttato con
note di caramello, miele e rovere tostato. Il corpo risulta medio.
Libera un sapore di caramello e vaniglia che evolve con un retrogusto di
note speziate e rovere.
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